30 Settembre 2016

Elisa Beordo

Architetto | Designer per la montagna


Nata a Rovigo nel 1980, dopo la maturità scientifica, si laurea in Architettura con il massimo dei voti nel luglio del 2006 presso lo IUAV di Venezia.
Inserita dall’agosto del 2006 all’interno del team di progettazione dello studio spagnolo Palerm & Tabares de Nava con sede a Tenerife, maturando una profonda e sincera passione per l’architettura e il paesaggio costruito. Successivamente la loro collaborazione si è spostata in Italia, con la progettazione e realizzazione del Centro Servizi per lo Studentato Universitario di Trento “Sanbapolis”, del quale ha seguito la direzione artistica fino alla sua inaugurazione nel luglio del 2013.
Nel marzo del 2014 ha conseguito, con una tesi di ricerca sul “design sistemico”, il diploma per il Master universitario di “Design per la montagna” a cura dello IUAV e della Fondazione per l’Università e l’Alta Cultura in provincia di Belluno, incentrato nella progettazione dell’ambiente montano, nella sua gestione e valorizzazione in un’ottica sostenibile e attenta alla sua specificità, svolgendo inoltre uno stage di formazione presso “l’Ufficio Incarico Speciale per la realizzazione di grandi eventi_Provincia autonoma di Trento”. referente per l’area “Ceremonies, protocol & cultural events” all’interno del CO delle “Universiadi Invernali Trentine 2013”, occupandosi della progettazione e visualizzazione grafica degli allestimenti per gli eventi culturali proposti.
É presente in ambito universitario e di ricerca all’interno dei laboratori di composizione architettonica – paesaggio dello IUAV di Venezia. e nella Facoltà di Ing. Ambientale a Trento.
Attualmente è ricercatrice presso lo IUAV di Venezia con un assegno dal titolo: “Turismo, territorio, riciclo,autosufficienza energetica: riciclo di reti ferroviarie e infrastrutturali dismesse e di fabbricati abbandonati a favore dello sviluppo di itinerari turistici a percorrenza “lenta” nell’area veneta”. Raccordato con la ricerca nazionale “Re-cycle Italy”, si fonda sulla trasformazione dell’offerta turistica nel territorio veneto, in rapporto ad un’idea di riciclo come pratica virtuosa: sia in considerazione della presenza di infrastrutture ed edifici dismessi sia rispetto a una idea di turismo compatibile e di sostenibilità ambientale.
La sua esperienza professionale l’ha portata spesso a lavorare all’estero e in ambiti internazionali, dove ha potuto dimostrare la sua padronanza della lingue spagnola ed inglese.